Charles Aznavour
A MIA FIGLIA
Aznavour - Calabrese


Il giorno arriverà che temo, ma che attendo,
In cui, già fatta grande, tu ci lascerai.
Il giorno arriverà che con un passo stanco
E con tua madre a fianco a casa rientrerò,
E casa sembrerà un posto solitario
Quando vi arriverò e tu non ci sarai.
Tu non sospetterai quello che proverò
Negli occhi non avrai che la felicità.
Avrò una smorfia che tu non comprenderai,
Ti sembrerà un sorriso e non lo sarà
In silenzio ti avrò al braccio fieramente
E ti accompagnerò pensando a chissà cosa
Nella tranquillità raccolta di una chiesa
Per darti all'uomo che avrai scelto per te
E che dividerà dal tuo il nostro nome
Per darti un altro nome che io non so qual'è.

Il giorno arriverà in cui, che potrò dire?
Io ti vedrò seguire la via che sceglierai,
Il giorno arriverà col tempo, piano piano
Dell'alba in cui lontano di qui ti sveglierai.
Tua madre, come me, vivrà giornate in cui
Da un certo freddo il fuoco non la difenderà.
E lui che nulla sa delle nostre ansietà
E che ti coglierà così come sarai,
Verrà a portarci via quel che temo di più:
Il passato e la gioia conosciuti con te.
Quell'estraneo di cui non so niente,
Però odio già, ma poiché potrà farti felice,
Non accoglierò mai con aria inquisitrice,
Ma a lui con la tua mano il mio cuore offrirò.
E questo lo farò perché ti voglio bene
E tu gli vorrai bene il giorno in cui verrà.


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